Oggigiorno le autorità fiscali sono diventate più attente su determinate operazioni. Questo è il caso per la qualifica a Commerciante Professionale di Titoli.
Gli utili di capitale conseguiti nella realizzazione di sostanza privata sono fondamentalmente esenti da imposta (articolo 16 cpv. 3 LIFD).Alla luce della situazione complessiva, le autorità tributarie possono decidere di considerare il contribuente un commerciante professionale di titoli. Tale qualifica comporta proventi da attività lucrativa indipendente (articolo 18 LIFD). La questione della qualifica di commerciante professionale di titoli dipende da numerosi importanti fattori che possono modificare il trattamento giuridico in materia di imposta sul reddito ed in materia di AVS.
La qualifica di commerciante professionale di titoli deve avvenire tenendo conto di tutte le circostanze del singolo caso concreto. Per offrire alla maggioranza dei contribuenti una certa sicurezza giuridica, l’Amministrazione Federale delle Contribuzioni ha elaborato criteri in base ai quali è possibile escludere la compravendita di titoli a livello professionale. Pertanto, in ogni caso si è in presenza di una gestione patrimoniale privata esente da imposte se le seguenti condizioni sono soddisfatte:
Il contribuente consegue un reddito imponibile da attività lucrativa indipendente se acquista e vende elementi patrimoniali in un modo che oltrepassa la semplice gestione della sostanza privata. Ciò è il caso se il contribuente svolge un’attività rivolta, nel suo complesso, al conseguimento di un reddito o se effettua transazioni in modo sistematico a scopo di lucro. Per valutare l’esistenza di un’attività lucrativa indipendente di questo tipo non è necessario che il contribuente partecipi alla vita economica in modo riconoscibile dall’esterno, né che svolga l’attività in un’impresa in senso stretto, organizzata a tale scopo. La considerazione di tutte le circostanze del singolo caso è determinante per la qualifica. In base alla prassi dei più recenti decreti del Tribunale federale, la circolare riporta i seguenti fattori, di cui occorre tenere conto.
Ciascuno degli indizi di importanza primaria può essere sufficiente insieme ad altri (anche di importanza secondaria) – o da solo – per la qualifica di commerciante professionale di titoli. Qualora singoli elementi tipici di un’attività indipendente non siano soddisfatti, tale fatto può essere compensato da altri elementi presenti con particolare intensità. Un fattore determinante è il fatto che l’attività, considerando l’insieme delle sue caratteristiche, sia volta al conseguimento di un reddito.
La differenza tra il ricavo di vendita e il costo d’acquisto dei titoli, dopo deduzione delle spese legate alla vendita, costituisce la base di calcolo. Le perdite commerciali possono essere considerate soltanto se sono state contabilizzate.
La qualifica fiscale valevole per il defunto (sostanza privata o sostanza commerciale) passa tale e quale agli eredi. Quali sono i rischi della qualifica di commerciante professionale di titoli? Gli utili di capitale conseguiti diventano imponibili e sono soggetti all’AVS. D’altro canto le perdite di capitale possono essere portate fiscalmente in detrazione, per quanto si attiene le imposte dirette, ed eventualmente riportate a nuovo per un massimo di sette anni, a patto che siano correttamente registrate dal punto di vista contabile.
Questo articolo, a cura di Rudy Summerer, è tratto dalla Newsletter Fidinam & Partners. Per consultare l'edizione integrale della Newsletter e per riceverla via e-mail, compilate il form qui di seguito.
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