Management Buy-Out da un punto di vista fiscale

 
La pianificazione della successione aziendale è una sfida che ogni imprenditore si trova ad affrontare nel corso del ciclo di vita aziendale. Gli esiti di questa scelta influiranno non solo sul futuro personale dell’imprenditore, ma anche su quello della sua famiglia e della sua impresa.
Non è mai troppo presto per prepararsi per tempo ad un evento inaspettato, specialmente al giorno d’oggi.
 
In Svizzera, infatti, gli effetti economici attuali, vuoi geopolitici, vuoi pandemici hanno enormi ricadute sul tessuto imprenditoriale del nostro territorio.
Il contesto attuale spinge alcuni imprenditori a riorganizzare e/o a cedere la loro azienda.

Il diritto svizzero contempla - a grandi linee - tre tipologie di successione aziendale:
 
  • all’interno della famiglia,
  • all’interno dell’azienda o
  • vendita dell’ azienda a terzi.

In questo breve articolo viene affrontata la seconda casistica cd. Management Buy-Out (MBO) ovvero la vendita di azioni di una società detenute nella sostanza privata di una persona fisica al management dell’azienda stessa – con un particolare focus sugli aspetti fiscali intercantonali (imposte cantonali e comunali).

In linea generale, quali sono gli aspetti fiscali di un MBO?

In Svizzera, in linea generale, le aziende e le persone fisiche sottostanno all’imposta sul reddito per la totalità dei proventi, periodici e unici.
Sono imponibili tutti i proventi di un’attività dipendente, compreso i proventi accessori, inclusi i vantaggi valutabili in denaro risultanti da partecipazioni di collaboratore.
Non solo lo stipendio, dunque, ma anche l’acquisto di azioni e ogni prestazione correlata all’attività economica della società. Pertanto, diventa rilevante essere a conoscenza delle implicazioni fiscali che derivano da un’operazione di Management Buy Out.

Quali sono le conseguenze fiscali di un MBO ad un prezzo inferiore al valore di mercato?

Nel caso di un MBO, è altamente probabile che l’acquisto delle azioni da parte del management avvenga ad un prezzo di favore. Questo è principalmente volto a garantire la prosperità dell’azienda e garantire la continuità aziendale.

Deve essere ricordato che in Svizzera, quale base di valutazione economica aziendale, si utilizzano le Istruzioni della Conferenza fiscale svizzera (CSI), le quali stabiliscono che “… per i titoli non quotati per i quali non è noto alcun corso, il valore venale si determina in base alle regole di valutazione previste dalle istruzioni stesse. In altri termini, in linea di principio l’imposizione dei titoli non quotati si fonda sul valore intrinseco delle azioni.
Di norma, questo deve essere calcolato come valore in continuità aziendale. Il metodo di calcolazione non deve però essere obbligatoriamente quello della CSI. Se il contribuente ne applica uno che più si avvicina alla realtà economica aziendale, può farne uso.


Quali sono e conseguenze fiscali a livello intercantonale per l’azienda del vantaggio valutabile in denaro in caso di assegnazione di azioni da collaboratore?

La differenza di valore tra il valore di assegnazione delle azioni al proprio dipendente e il valore venale delle azioni (calcolato secondo CSI28 oppure secondo idonea formula) costituisce per il dipendente una componente di salario.
Presso il datore di lavoro di fatto, questa componente di salario rappresenta un costo giustificato commercialmente.

Infatti, la determinazione dell’utile ai sensi del diritto fiscale si basa sul conto economico secondo il diritto commerciale, a condizione che non si necessiti di correzioni ai sensi del diritto fiscale (cosiddetto principio della determinanza del bilancio). I costi non contabilizzati secondo il diritto commerciale non possono essere rivendicati secondo il diritto fiscale.

A livello intercantonale secondo il metodo diretto, il datore di lavoro di fatto, potrà contabilizzare questa differenza direttamente nel proprio conto economico.
 

Esempio:

X è assunto presso la G SA dal 2021. G SA ha sede legale in Ticino ed ha quale scopo societario la lavorazione del tessile e la vendita al dettaglio. G SA ha una succursale nel Canton Grigioni, dove di fatto lavora X. Nel periodo fiscale 2022, l’azienda G SA decide di premiare X per il suo operato ed assegna un’azione al valore di CHF 100 (valore venale CHF 200).

Che tipo di azione è stata consegnata?
Le azioni sono in stretta correlazione al rapporto di lavoro del dipendente X, dunque sono considerate azioni da collaboratore.

Chi è il datore di lavoro di fatto di X?
Il datore di lavoro di fatto di X è G SA succursale del Canton Grigioni, in quanto
il lavoratore (X) è assunto di fatto dalla succursale e non dal Canton Ticino.

Come si calcola la prestazione valutabile in denaro?
La prestazione valutabile in denaro è calcolata nella differenza tra il valore venale di CHF 200 e CHF 100. Questa differenza potrà essere fatta valere nel conto economico del Canton Grigioni.

Conclusioni

La consegna di azioni da collaboratori ai propri dipendenti comporta in linea generale un costo aziendale deducibile presso il datore di lavoro di fatto. Questo costo deve essere contabilizzato nei conti civilistici per poterlo dedurre fiscalmente.

Nei rapporti intercantonali, l’azienda deve in linea di principio contabilizzare il costo del vantaggio valutabile in denaro nella succursale dove il dipendente lavora e non nella società dalla quale provengono le azioni da collaboratore.

Si ricorda pure che il datore di lavoro ha degli obblighi di comunicazione da espletare, quali ad esempio l’attestazione al certificato di salario.

Fidinam può aiutarti
Questo articolo è a cura di  Giuseppe Lerose , Esperto in fiscalità, Head of M&A Tax, Vicedirettore   di  Fidinam & Partners . È possibile scaricare questo articolo in versione PDF.
 
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