Italia - Rassegna stampa settimanale dal 25 al 31 ottobre 2025

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Fidinam Italia Consulenza fiscale Rassegna stampa tributaria

Le news tributarie più importanti della settimana raccolte dai professionisti di Fidinam Italia in materia di: Legislazione, Giurisprudenza, Prassi, Dottrina, Attualità.

Legislazione


  • Disegno di legge di bilancio 2026, commentato in:

    - “Riproposto l’affrancamento delle riserve”, Il Quotidiano del Commercialista del 27.10.2025: Il disegno di legge in esame conferma, per il prossimo anno, la disciplina dell’affrancamento straordinario delle riserve in sospensione d’imposta prevista dall’art. 14 D.Lgs. 192/2024. È quindi rinnovata la facoltà di rimuovere il vincolo di sospensione mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva del 10%, versabile in quattro rate annuali di pari importo, con prima scadenza al saldo delle imposte sui redditi 2025.  L’operazione, che il Governo stima possa generare un gettito complessivo di circa 820 milioni di euro, riguarda le riserve esistenti nel bilancio 2024 e ancora presenti al 31 dicembre 2025. Restano affrancabili le riserve da rivalutazioni, riallineamenti e condoni, mentre sono escluse quelle derivanti da deduzioni extracontabili, ammortamenti anticipati e riserve indivisibili di cooperative.

    - “La rottamazione-quinquies stralcia le sanzioni e tutti gli interessi, Il Quotidiano del Commercialista del 27.10.25: Il Ddl introduce la rottamazione-quinquies dei carichi affidati agli Agenti della riscossione dal 2000 al 31 dicembre 2023. Il beneficio riguarda esclusivamente i ruoli derivanti da omessi o tardivi versamenti, inclusi quelli da liquidazione automatica e controllo formale, con esclusione dei carichi da accertamento o da avviso di liquidazione. Ammessi, entro certi limiti, i carichi INPS e le violazioni del Codice della Strada, ma solo per interessi e maggiorazioni. Come nella rottamazione-quater, resta dovuto il capitale, mentre vengono stralciati sanzioni e interessi, inclusi gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo ex artt. 20 e 30 DPR 602/73. La domanda va presentata entro il 30 aprile 2026, con pagamento in unica soluzione entro luglio o fino a 54 rate bimestrali con applicazione degli interessi al 4%. La decadenza scatta in caso di mancato pagamento dell’unica rata, di due rate, anche non consecutive, o dell’ultima.

  • Economic Crime and Corporate Transparency Act 2023: Dal 18 novembre 2025, ai sensi della normativa inglese, tutti gli amministratori delle società britanniche dovranno verificare la propria identità, ottenendo un codice personale fornito da Company House, necessario per la dichiarazione annuale di conferma (confirmation statement). La mancata verifica comporterà la cancellazione della carica dal registro e potrà incidere sulla continuità della società. L’adempimento potrà avvenire online tramite UK One Logino con il supporto di un professionista autorizzato.


Giurisprudenza

  • Ordinanza n. 25558/2025 della Corte di Cassazione, commentata in “Dichiarazione dei redditi non vincolanti nelle cause di separazione”, Il Quotidiano del Commercialista del 30.10.2025: Con l’ordinanza in esame, la Cassazione ha ribadito che, ai fini della determinazione dell’assegno di mantenimento ex 156 C.c., il giudice non è vincolato alle risultanze delle dichiarazioni dei redditi, che costituiscono meri indizi della capacità contributiva. Tali dichiarazioni, aventi valenza fiscale, non sono decisive nei rapporti di diritto familiare, potendo il giudice fondare la propria decisione su un accertamento complessivo delle condizioni economiche del coniuge obbligato. Rilevano quindi anche indici extrafiscali, quali il tenore di vita, il patrimonio immobiliare e mobiliare, le partecipazioni societarie e la disponibilità finanziaria. Non è sufficiente, dunque, invocare operazioni contabili, ad esempio ammortamenti, per giustificare redditi modesti, se le evidenze patrimoniali attestano una capacità economica superiore.
  • Ordinanza n. 27163/2025 della Corte di Cassazione, commentata in “La persona come fideiussione”, ItaliaOggi del 30.10.2025, pagina 29: Con l’ordinanza del 10 ottobre 2025, la Corte di Cassazione ha affermato che, nelle associazioni non riconosciute - incluse quelle tra professionisti - la responsabilità personale e solidale di chi agisce in nome e per conto dell’associazione è assimilabile a quella del fideiussore, con conseguente applicazione dell’art. 1957 C.c. Il termine semestrale di decadenza per l’esercizio dell’azione vale dunque anche nei confronti degli associati, potendo essere interrotto da iniziative giudiziali intraprese verso il debitore principale o verso il garante stesso. La Suprema Corte ha cassato la decisione della Corte d’appello di Firenze che aveva dichiarato maturata la decadenza, chiarendo che la tempestiva notifica della domanda ai professionisti associati era sufficiente ad evitarla. Ribadito che la responsabilità ex 38 C.c. opera quale garanzia sussidiaria, analoga alla fideiussione, a tutela dei creditori dell’associazione.



Prassi

  • Risposta ad interpello n. 271/2025 dell’Agenzia delle Entrate, commentato in Esente la donazione della nuda proprietà di quote se trasferito il diritto di voto, Il Quotidiano del Commercialista del 28.10.2025: L’Agenzia delle Entrate, con risposta a interpello n. 271/2025, ha confermato l’esenzione dall’imposta di donazione ex 3, co. 4-ter, D.Lgs. 346/1990 per la donazione ai figli, in comunione, della nuda proprietà del 95% di una società di capitali, con contestuale trasferimento della maggioranza dei diritti di voto. L’operazione realizza il “controllo di diritto” exart. 2359, co. 1, n. 1 C.c., anche in presenza di comunione, purché sia nominato un rappresentante comune in conformità all’art. 2347 C.c. La clausola con cui la donante attribuisce ai nudi proprietari la maggioranza dei voti assembleari consente di superare la regola dell’art. 2352 C.c. sul diritto di voto dell’usufruttuario. Irrilevanti eventuali diritti particolari residui della donante.
  • Risposta ad interpello n. 274/2025 dell’Agenzia delle Entrate, commentato in Stock options escluse dal regime degli impatriati se erogate al non residente, Il Quotidiano del Commercialista del 29.10.2025: Con la risposta in analisi, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulle modalità di imposizione delle somme percepite a titolo di retribuzione differita, stock option, LTIP, deferred bonus, percepite da exlavoratori beneficianti del regime degli impatriati di cui all’art. 16 del D.Lgs. 147/2015, trasferendo poi la propria residenza fiscale in Grecia. L’Agenzia ha chiarito che tali emolumenti, sebbene riferibili a periodi di lavoro svolto in Italia, non possono beneficiare delle agevolazioni impatriati quando percepiti in annualità in cui il soggetto non è più residente in Italia. Ai fini della territorialità, resta fermo il principio secondo cui la tassazione spetta all’Italia per i redditi maturati durante l’attività lavorativa svolta nel territorio nazionale, richiamando gli artt. 23, comma 1, lett. c, TUIR e 15 della Convenzione Italia-Grecia.



Civile e impresa

  • Socio di capitale in studio nelle società tra avvocati: Il Cnf rinvia alla Consulta”, IlSole24Ore del 29.10.2025, pagina 47: Con l’ordinanza n. 87/2025, il Consiglio nazionale forense ha rimesso alla Corte costituzionale la questione di legittimità dell’art. 4-bis della legge professionale forense, L. 247/2012, come modificato dalla L. 124/2017, nella parte in cui consente la partecipazione di soci di capitale nelle società tra avvocati. Il Cnf dubita della compatibilità della norma con gli artt. 3, 24, 41 e 111 Costituzione, per possibile compromissione dell’indipendenza e dell’autonomia dell’avvocato. Richiamata la sentenza della Corte di giustizia UE del 19 dicembre 2024, secondo cui gli Stati membri possono vietare l’ingresso di investitori puramente finanziari nelle società legali per salvaguardare l’indipendenza forense. Il Cnf sottolinea la divergenza tra la ratiooriginaria della L. 247/2012, che riservava la compagine sociale agli avvocati, e la successiva apertura introdotta nel 2017, ritenendo ontologicamente incompatibile l’attività forense con l’interesse speculativo del socio di puro capitale.



Dottrina e Attualità

  • Donazione di quote societarie, esenzione possibile per le holding “senza impresa, IlSole24Ore del 27.10.2025, pagina 17: Il D.Lgs. 123/2025, efficace dal 1° gennaio 2026 e attuativo della legge delega n. 111/2023, ha riorganizzato la disciplina dell’imposta sulle successioni e donazioni, trasponendo all’art. 89, co. 6, l’esenzione prevista dall’art. 3, co. 4-ter, D.Lgs. 346/1990 per i trasferimenti gratuiti di aziende e partecipazioni. La norma, volta a favorire il passaggio generazionale d’impresa, estende ora il beneficio anche alle partecipazioni in società estere localizzate in Paesi Ue, See o in Paesi extraUe con adeguato scambio di informazioni. L’agevolazione richiede il mantenimento del controllo o della titolarità per almeno cinque anni e la presentazione di apposita dichiarazione nell’atto di trasferimento. La nuova formulazione, secondo la dottrina (Consiglio Nazionale del Notariato 100/2024/T; circolare Assoholding 1/2025), segna un’apertura alle holding “statiche”, consentendo l’esenzione anche per società prive di attività d’impresa, come immobiliari di mero godimento o royalties company, purché sussista il controllo ex 2359 C.c. per l’intero periodo di detenzione.
  • Spin off immobiliare preordinato alla donazione di partecipazioni mai elusivo”, Il Quotidiano del Commercialista del 28.10.2025: La scissione immobiliare preordinata alla donazione delle partecipazioni non integra abuso del diritto ex 10-bis L. 212/2000. Quando una persona fisica intende donare un immobile detenuto tramite società, può scegliere tra l’assegnazione diretta dell’immobile e successiva donazione o una scissione proporzionale o asimmetrica, con attribuzione dell’immobile a una beneficiaria e donazione delle relative partecipazioni. A differenza della scissione finalizzata a una cessione onerosa, in cui può mancare sostanza economica, nella donazione tale schema costituisce una modalità alternativa e fisiologicamente coerente di trasferimento gratuito. Anche in presenza di vantaggi fiscali, l’operazione non è elusiva, salvo che l’immobile sia poi gestito in modo da favorire indebitamente donante o donatario.
  • Non più attuali le limitazioni nella definizione di mercati regolamentati, Il Quotidiano del Commercialista del 29.10.2025: Con la circolare n. 32/2020, l’Agenzia delle Entrate ha ampliato la nozione di “mercati regolamentati”, includendovi anche quelli extra Ue riconosciuti dalla CONSOB e ogni altro mercato regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico, in aderenza alla disciplina contenuta nel DM n. 30/2015, nonché i sistemi multilaterali di negoziazione. Tale interpretazione, confermata da successivi documenti di prassi: circ. n. 1/2021; interpello n. 682/2021, estende il perimetro ai fini tributari anche a mercati non appartenenti a Paesi OCSE. Persistono, tuttavia, disposizioni che limitano l’applicazione di taluni regimi agevolativi ai soli mercati regolamentati di Stati Ue/See. Tale discrasia normativa, non superata dai recenti Testi Unici previsti dalla legge delega per la riforma fiscale, in tal senso il D.Lgs. n. 33/2025, evidenzia l’esigenza di un intervento legislativo volto a uniformare la nozione di mercato regolamentato alle aperture interpretative dell’Amministrazione finanziaria.



 

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