Il diritto di essere sentiti (rechtliches Gehör)

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Rechtliches Gehör: Art. 29 cpv. 2 Cost.: “Le parti hanno diritto d’essere sentite.”

Tra le garanzie procedurali fondamentali riconosciute dall’ordinamento svizzero, il diritto di essere sentiti occupa un posto di rilievo assoluto. Ancorato all’art. 29 capoverso 2 della Costituzione federale, esso impone alle autorità di assicurare che ogni persona interessata da un procedimento amministrativo o giudiziario possa partecipare in modo effettivo alla formazione della decisione che la riguarda. Si tratta di un diritto che, nel lessico della giurisprudenza in lingua tedesca, trova espressione nel concetto di rechtliches Gehör, e che svolge una funzione duplice: da un lato, garantisce la correttezza e completezza dell’accertamento dei fatti, e dall’altro tutela la dignità e la posizione processuale dell’individuo.

 

 

Cos'è il principio del Rechtliches Gehör

Questo principio, apparentemente elementare, è tuttavia oggetto di ricorrenti controversie: i tribunali sono regolarmente chiamati a precisarne la portata e i limiti in contesti diversissimi (nell’ambito tributario: vedi ad es. recente sentenza del TF 9C_341/2025 del 30 settembre 2025 oppure ad es. sentenza del CDT 80.2023.265 del 24 dicembre 2024).

Il diritto di essere sentiti è una garanzia costituzionale fondamentale (e formale) che assicura a ogni persona coinvolta in un procedimento amministrativo o giudiziario la possibilità effettiva di far valere la propria posizione prima che venga presa una decisione che la riguarda.

La violazione di tale diritto comporta di regola l’annullamento della decisione impugnata, a prescindere dalle possibilità di successo.

In casi eccezionali, quando la parte ha successivamente avuto piena possibilità di esprimersi dinanzi a un’autorità di ricorso con piena cognizione, la violazione può considerarsi sanata (Heilung des Mangels), senza che l’incarto debba essere rinviato all’autorità inferiore (evitando così un eccessivo formalismo e ritardi inutili).

 

Contenuto del diritto

Secondo costante giurisprudenza, il diritto di essere sentiti comprende in particolare:

  • Il diritto di esprimersi sui fatti rilevanti e sugli elementi determinanti prima che l’autorità assuma una decisione sfavorevole nei suoi confronti;
  • Il diritto di fornire mezzi di prova e di partecipare alla loro assunzione, nella misura in cui ciò possa influire sulla decisione;
  • Il diritto di prendere visione dell’incarto, ossia di consultare i documenti su cui l’autorità fonda la propria decisione, in modo da poter reagire e difendersi in modo informato.

In sintesi, è la garanzia di un procedimento equo e contraddittorio, che permette al cittadino di non subire una decisione “a sorpresa”.

 

Limiti e condizioni

  • Il diritto non è assoluto: deve essere attivato dal cittadino. L’esame degli atti, ad esempio, va richiesto; non è automatico.
  • Quando nuovi documenti vengono acquisiti agli atti e le parti non ne sono a conoscenza, l’autorità deve informarle per garantire la possibilità di consultazione
  • La violazione del diritto di essere sentiti sussiste solo se la parte è stata oggettivamente impedita di conoscere e discutere gli atti determinanti per la decisione. Se invece la parte avrebbe potuto accedervi ma non l’ha fatto, la violazione non è configurabile.

 

Fidinam può aiutarti

Questo articolo è a cura di Graziella Kähr, Vice direttrice del Centro di competenza fiscale svizzera di Fidinam & Partners.
 

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