Ulteriori 100 milioni alla nuova Sabatini

Novità Fidinam Italia Consulenza fiscale

Con la legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) sono stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro al fine di assicurare la continuità della cd. agevolazione nuova Sabatini.

Facciamo un passo indietro: dal primo gennaio 2023 è entrata in vigore la disciplina nuova Sabatini, la quale prevede la possibilità -per le micro, piccole e medie imprese- di accedere ad un finanziamento agevolato finalizzato all’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware.

Criteri di ammissibilità

I soggetti beneficiari dell’agevolazione sono le cd. PMI che, alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese;
  • non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • hanno la sede legale o una unità locale in Italia.

Tuttavia, si evidenzia fin da subito che non possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative.

 

Determinazione dimensioni dell’impresa

Ai sensi del decreto del Ministro delle Attività produttive del 18 aprile 2005 sono considerate PMI:

  • le microimprese che -con meno di 10 dipendenti- realizzano un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro;
  • le piccole imprese che -con meno di 50 dipendenti- realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro; e
  • le medie imprese che -con meno di 250 dipendenti- realizzano un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

 

Investimenti finanziabili con la nuova Sabatini

Gli investimenti che possono usufruire dei finanziamenti dal c.d. Nuova Sabatini sono:

  • investimenti in beni strumentali – intesi come l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa
  • investimenti 4.0 – intesi come l’acquisto, o l’acquisizione di beni materiali di nuova fabbrica o immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie
  • investimenti greenintesi come l’acquisto, o l’acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità.

 

Il contributo e la modalità di erogazione

Posto che l‘agevolazione in esame risulta strettamente connessa ad un finanziamento, l’effettivo contributo risulta ravvisabile pertanto nell’ammontare degli interessi, i quali risultano calcolati, in via convenzionale, ad un tasso annuo pari a:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,57% per gli investimenti 0;
  • 3,57% per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

 

Oltre a ciò, il contributo viene erogato in un’unica soluzione solamente nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a Euro 200.000.

Di contro, qualora l’importo complessivo risulti superiore ad Euro 200.000, l’erogazione avverrebbe in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

 

Avvio e conclusione dell’investimento finanziabile

L’avvio dell’investimento deve essere successivo alla data di invio alla banca/intermediario finanziario della domanda di accesso al contributo.

Più nel dettaglio, il programma si considera avviato se: (i) l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti, inclusa la stipula di contratti o l’emissione di conferme d’ordine; (ii) sono state emesse fatture relative a uno o più beni che compongono il programma; e, infine (iii) sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a uno o più beni che compongono il programma d’investimento.

Per quanto riguarda il termine di conclusione, invece, gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

 

Cumulabilità

Il contributo è cumulabile con diverse altre misure pubbliche, nello specifico:

  • con il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno;
  • con le agevolazioni previste dal Conto energia;
  • con gli interventi previsti all’interno del PNRR.

In ogni caso, resta inteso che il cumulo in parola non potrà superare il limite triennale stabilito dalla disciplina Unionale, il quale mira alla salvaguardia della libera concorrenza nel mercato europeo.

 

Fidinam può aiutarti

Questo articolo è a cura di Ismael Bourkab e Iacopo Carraro del team di consulenza fiscale di Fidinam Italia.

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