A partire dal 2024, le imprese che operano o si insediano nelle regioni della cd. Zona Economica Speciale (ZES) unica, potranno beneficiare di un’agevolazione sugli investimenti sotto forma di credito d’imposta con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e la crescita dell’imprenditoria nel Mezzogiorno.
Il D.L. 19 settembre 2023, n. 124 (c.d. “Decreto Sud”) ha istituito, con efficacia a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026, il nuovo credito d’imposta, che è previsto nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, per gli investimenti qualificati effettuati dalle imprese operanti nella cd. Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno - “ZES unica”, che comprende i territori delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
La norma applica un criterio residuale in tema di beneficiari dell’agevolazione, in quanto si limita ad individuare i soggetti che non possono usufruire del beneficio in oggetto:
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi a:
L’investimento, perché possa essere considerato effettivamente consistente e quindi agevolabile, deve rispettare un minimo di importo pari a 200.000 euro.
È tuttavia specificato che il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Il credito d’imposta è rideterminato:
In tali casi, pertanto, il credito d'imposta indebitamente utilizzato rispetto all'importo rideterminato è restituito mediante versamento da eseguire entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell'IRPEF dovuta per il periodo d'imposta in cui si verificano le citate ipotesi.
Pena la revoca dei benefici concessi e goduti, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle aree d'impianto, ubicate nelle suddette zone assistite, nelle quali è stato realizzato l'investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento dell'investimento medesimo.
Il credito d'imposta in esame è cumulabile con aiuti rientranti nella species dei cd. de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non comporti un superamento dell'intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalle relative discipline europee del settore.
Le Zone Economiche Speciali rappresentano un veicolo strategico per lo sviluppo economico di alcune aree italiane: offrendo una serie di importanti vantaggi fiscali, semplificazioni amministrativi ed incentivi all’occupazione, le ZES possono fungere da catalizzatori di investimenti per le imprese, ma come sempre, è essenziale fare le dovute verifiche e pianificare accuratamente al fine di massimizzare i benefici derivanti da questi regimi di favore. Per chi considera di investire in una ZES, è consigliabile richiedere specifiche consulenze orientate a decisioni consapevoli, che guardino ad un business plan di lungo periodo.
Questo articolo è a cura di Alessandro Pace, Lorenzo Portolano e Filippo Ghanaymi del team di consulenza fiscale di Fidinam Italia.
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