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Italia - Rassegna stampa settimanale dal 31 maggio al 6 giugno 2025

Scritto da Fidinam News | 06/06/2025

Le news tributarie più importanti della settimana raccolte dai professionisti di Fidinam Italia in materia di: Legislazione, Giurisprudenza, Prassi, Dottrina e Attualità.  

Legislazione

  • Legge francese 2021-1104, commentata in “Les passoires thermiques les moins bien isolées ne peuvent plus être mises en location”, Service - Public.fr del 03.01.2025: Secondo la legge francese in oggetto, dal 1° gennaio 2025 è fatto divieto di dare in locazione degli alloggi che siano collocati sotto la classificazione G del DPE (diagnostica della performance energetica). Tali immobili, definiti come “energivori”, sono considerati non a norma e, dunque, inficiano i contratti di locazione stipulati o rinnovati dal 2025. Inoltre, la legge prevede un calendario rigoroso, secondo il quale la stessa sorte avranno le abitazioni di categoria F, a partire dal 1° gennaio 2028, e di categoria E, a far data dal 1° gennaio 2034.
  • Legge 78/2025 di conversione del D.l. 39/2025, commentata in “Catastrofali, grandi imprese senza scoperto nelle polizze”, IlSole24Ore del 31.05.2025, pagina 28: La nuova legge intende innanzitutto derogare la norma generale applicabile alle polizze: le grandi imprese (con più di 150 milioni di fatturato e almeno 500 dipendenti) possono ora stipulare polizze catastrofali senza limiti fissi su franchigia o scoperto, a differenza delle imprese comuni. In seconda battuta, un punto controverso: è stato previsto che siano da assicurare esclusivamente gli immobili costruiti o ampliati sulla base di un valido titolo edilizio, ovvero risalenti ad una data in cui il rilascio di tale titolo non fosse obbligatorio.
  • Bozza D.lgs. correttivo in materia di CPB e adempimenti tributari, commentata in “Proroga degli 85 giorni cancellata da fine anno”, Il Quotidiano del Commercialista del 05.06.2025: Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il decreto in oggetto, contenente alcune norme in tema di accertamento e contenzioso. La novità più rilevante riguarda la proroga dei termini di accertamento di cui all’art. 67, co. 1, DL 17/2020, la cd. “proroga degli 85 giorni”: per ragioni di natura epidemiologica - e pertanto non più sussistenti - le attività di accertamento sono state sospese dal 08.03.2020 al 31.05.2020, determinando una proroga di 85 giorni a cascata per tutti i termini pendenti. Pertanto, dal 31.12.2025 non si applicherà più la sospensione di cui sopra agli atti recanti una pretesa impositiva emessi dall’Agenzia delle Entrate.


Giurisprudenza

  • Sentenza n. 20649/2025 della Cassazione, commentata in “Non si ha reato con sanzione per omessa compilazione del modello RW”, Il Quotidiano del Commercialista del 05.06.2025: La Corte ha stabilito che la sottrazione al pagamento delle sanzioni per la mancata compilazione del modello RW non integra automaticamente il reato tributario di sottrazione fraudolenta al versamento delle imposte. Le sanzioni penali non trovano applicazione in caso di mera omissione della compilazione qualora non si verifichi una vera e propria evasione, dal momento che essa costituisce uno strumento di comunicazione e conoscenza per la determinazione del reddito. Nel caso di specie, i Giudici di legittimità hanno considerato che la sanzione tributaria inflitta per la mancata compilazione del modello RW non costituisse presupposto per il reato in oggetto.
  • Ordinanza n. 12111/2025 della Cassazione, commentata in “Se il ricorso è oscuro e incoerente scatta la sanzione per lite temeraria”, IlSole24Ore del 02.06.2025, pagina 22: A dimostrazione dell’attenzione della giurisprudenza al rispetto delle regole della corretta dialettica processuale, con l’ordinanza in oggetto la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso incoerente nei contenuti e oscuro nella forma, in quanto “privo dell’esposizione dei fatti salienti del giudizio”. Nel dettaglio, il ricorrente è stato condannato, ex art. 96 del Cpc, a versare una somma a titolo di lite temeraria. La novità insita in una simile pronuncia è rinvenibile nell’equiparazione dell’oscurità degli atti processuali alle - più gravi - ipotesi di abuso del processo.
  • Ordinanza n. 14660/2025 della Cassazione, commentata in “Passività aziendali non deducibili se estinte per confusione”, Il Quotidiano del Commercialista del 04.06.2025: Il caso di specie riguardava una cessione d’azienda e il relativo calcolo della base imponibile per l’imposta di registro, considerato che il compendio trasferito includeva, tra le passività, un debito contratto dalla cedente nei confronti della cessionaria. Nello specifico, la Cassazione rilevava che non si trattasse di una passività esistente al momento del trasferimento, in quanto il debito si era estinto per confusione, e pertanto non fosse da dedurre dalla base imponibile. La Corte ribadiva che le passività risultanti da scritture contabili obbligatorie devono essere dedotte dalla base imponibile solo se inerenti all’azienda.


Prassi


  • Risoluzioni 33/2025, 35/2025, 36/2025, 37/2025 commentate in “Pronti i codici tributo per i nuovi affrancamenti”, Il Quotidiano del Commercialista del 05.06.2025: Con le quattro risoluzioni in oggetto, l’Agenzia delle Entrate ha approvato nuovi codici tributo: (i) con la risoluzione n. 33 ha istituito il codice tributo “1864” relativo al versamento dell’imposta sostitutiva del 26% sulle plusvalenze realizzate da società ed enti residenti in uno Stato UE/SEE a seguito della cessione di partecipazioni qualificate; (ii) il codice “1867” è da utilizzare per il versamento dell’imposta sostitutiva finalizzata all’affrancamento delle riserve e dei fondi in sospensione d’imposta che residuano al 31 dicembre 2024; (iii) i codici tributo “1865” e “1866” sono stati istituiti per versare l’imposta sostitutiva dovuta nel caso di rivalutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali a seguito di un’operazione straordinaria neutrale; da ultimo, (iv) con la risoluzione 37/2025, sono stati definiti i codici tributo “1817” e “1818” per il versamento dell’imposta sostituiva dovuta per il riallineamento delle divergenze fra valori contabili e fiscali emergenti da un cambiamento dei principi contabili.

 

Dottrina e Attualità

  • Trust e donazioni “consumano” la stessa franchigia”, IlSole24Ore del 02.06.2025, pagina 16: L’imposta di successione e donazione si caratterizza per il fatto che la sua quantificazione varia in funzione del rapporto di parentela fra il dante causa e il beneficiario, variando sia le aliquote applicabili sia le relative franchigie. Con la riforma dell’art. 4-bis del TUS, in vigore dal 1° gennaio 2025, si è stabilito che il regime fiscale applicabile ai trasferimenti patrimoniali effettuati a mezzo trust sia il medesimo rispetto a quello delle donazioni o successioni “dirette”. Entrambi i tipi di trasferimento, dunque, consumano la stessa franchigia quando provenienti dal medesimo dante causa: ne consegue che per valutare quale sia la franchigia residua è necessario guardare a tutte le vicende che hanno interessato ciascun beneficiario, sia quelle che si sono realizzate tramite trasferimento patrimoniale diretto, sia quelle che si sono realizzate mediante trust dotato patrimonialmente dal medesimo dante causa.
  • Inefficace il rimborso dei finanziamenti infragruppo nel periodo sospetto”, Il Quotidiano del Commercialista del 05.06.2025: Le società tendono ad utilizzare in modo preferenziale il finanziamento dei soci in luogo dell’aumento di capitale, con un evidente vantaggio in termini di tempi e costi, nonché nella possibilità di ottenere - su richiesta - il rimborso delle somme versate. La legislazione vigente dispone che siano privi di effetto i finanziamenti dei soci a favore della società se eseguiti dopo il deposito della domanda cui è seguita l’apertura della procedura concorsuale o nell’anno anteriore. Inoltre, in questo contesto, è prevista nel CCII la postergazione del rimborso dei crediti da finanziamenti infragruppo, prevedendo che i crediti, che la società esercitante attività di direzione e/o coordinamento vanta, siano postergati rispetto al soddisfacimento degli altri creditori. Con D.lgs. 36/2024, sembra essere poi intervenuta una modifica per cui - in linea generale - la postergazione vale solo per i finanziamenti “discendenti”, ma non per quelli “ascendenti”, ossia effettuati dalle società eterodirette all’ente capogruppo. Tuttavia, tale interpretazione non può considerarsi pacifica, poiché il rimborso potrebbe costituire un pagamento preferenziale.
  • Cessioni circolari di partecipazioni affrancate elusive salvo valide ragioni extrafiscali”, Il Quotidiano del Commercialista dal 03.06.2025: È necessario interrogarsi sulla natura del cash out che riceve il socio persona fisica dalla cessione di una partecipazione ad una società acquirente, cui direttamente o indirettamente partecipa. Infatti, l’art. 5 della L. 448/2001 vuole determinare un vantaggio fiscale sui redditi diversi che una persona fisica ottiene dal compimento di un atto realizzativo avente ad oggetto una partecipazione. Nel caso di specie, tuttavia, il cash out finisce per trarre redditi di capitale derivanti da flussi di utili di una partecipata, dato che il realizzo è soltanto formale. Infatti, nella sostanza, la partecipazione rimane nella disponibilità della persona fisica, che la cede da un lato, ma la riacquista dall’altro per il tramite di una sua società partecipata. La cessione, configurabile come cessione indebita a sé stessi, può essere qualificata come “circolare”. A tal proposito, unica chance di non incorrere nel recupero d’imposta è la sussistenza di valide ragioni extrafiscali non marginali.
  • Delega fiscale, spunta il rinvio ad agosto 2026”, IlSole24Ore del 06.05.2025, pagina 38: Presentata alla Camera l’ipotesi di rinvio dell’attuazione della delega fiscale, giungendo così ad agosto 2026. Slittano i termini anche per i Testi unici, richiedendone un completamento per la fine del 2026: quello sull’imposta di registro è in cantiere, esaminato in via preliminare dal Cdm. A beneficiare dell’allungamento dei tempi è la riforma del gioco fisico, che ha necessità di recuperare, con la prossima legge di bilancio, le risorse per coprire la richiesta delle Regioni di una devoluzione delle entrate IRPEF provenienti dal gaming agli enti locali.



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