Blog del Gruppo Fidinam

Riforma IVA nell'era digitale (ViDA). Cosa cambia dal 2025 al 2035

Scritto da Fidinam News | 30/04/25

Introduzione alla riforma ViDA (VAT in the Digital Age): obiettivi e contesto normativo 

 

La riforma ViDA è realtà: dal 2025 cambia il volto dell’IVA in Europa per le aziende.

Adottato formalmente l’11 marzo 2025 dal Consiglio dell’Unione Europea dopo un lungo processo di negoziazione e di approvazione, il pacchetto sull’IVA nell’era digitale (ViDA)¹ è entrato in vigore il 14 aprile. Si tratta di una riforma progettata per modernizzare il sistema e le norme IVA UE a fronte dell’evoluzione dell’economia digitale, con l’obbiettivo di:

  • migliorare la riscossione delle imposte,
  • ridurre le frodi IVA e
  • di semplificare gli adempimenti IVA sia per le imprese che per che le amministrazioni fiscali. 

Il pacchetto ViDA rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione e l'armonizzazione del sistema IVA europeo: si basa su tre pilastri principali che verranno attuati secondo il programma descritto di seguito.
 
 

1. Digitalizzazione della rendicontazione IVA: nuove regole e scadenze

  • Dal 14 aprile 2025, gli Stati membri possono imporre l'obbligo di fatturazione elettronica per le transazioni domestiche (sia B2B che B2C) senza dover richiedere un'autorizzazione preventiva alla Commissione Europea. L’Italia, che già adotta la fatturazione elettronica, non dovrà dunque più richiedere deroghe per mantenere o ampliare l’utilizzo della fatturazione elettronica.
  • Dal 1° luglio 2030, la fatturazione elettronica e le comunicazioni digitali in tempo reale per le transazioni B2B intra-UE saranno obbligatorie. Si dovranno adottare modelli di fatturazione elettronica armonizzati con gli standard UE.
  • Entro il 1° gennaio 2035, gli Stati membri con sistemi di rendicontazione digitale introdotti prima del 2024 dovranno allinearli agli standard dell'UE.

2. Impatto sulle piattaforme digitali: obblighi IVA per affitti brevi e trasporti


  • Dal 1° luglio 2028 (con possibilità di posticipare l’applicazione fino al 1° gennaio 2030), le piattaforme digitali di hosting (affitti brevi) e di mobilità (trasporto passeggeri) saranno considerate fornitori ai fini IVA, assumendo la responsabilità della riscossione e del versamento dell'IVA in determinati casi.

3. Registrazione IVA unica: semplificazioni per le imprese nell'UE


  • Dal 1° luglio 2028, l'estensione del sistema One Stop Shop (OSS) permetterà alle imprese di gestire le obbligazioni IVA per le vendite B2C (comprese le cessioni nazionali di beni all’interno dello Stato membro) e i trasferimenti intra-UE di beni propri, attraverso una singola registrazione, riducendo la necessità di registrazioni multiple in diversi Stati membri. Ciascun Stato membro, dovrà inoltre introdurre un meccanismo di inversione contabile per i fornitori non stabiliti.
 
 

Fidinam & Partners

Questo articolo è a cura del Centro di Competenza Fiscale Internazionale di Fidinam & Partners.

Contattaci per richiedere ulteriori informazioni o una consulenza.

 

Legenda:
1)    Direttiva (UE) n. 2025/516 di modifica della Direttiva 2006/112/CE
Regolamento (UE) n. 2025/517 di modifica del regolamento (UE) n. 904/2010
Regolamento di esecuzione (UE) n. 2025/518 di modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2011