Residenza a Montecarlo: aspetti fiscali

Pubblicazioni Consulenza fiscale

La felice posizione geografica di Monte Carlo (Principato di Monaco) ha da sempre attirato turisti e uomini d’affari. Ottenere la residenza in questo piccolo paese indipendente, incastonato nel territorio francese, sulle rive del Mediterraneo, non è affatto semplice nonostante la qualifica di paese limitrofo dell’Unione Europea che impiega la stessa moneta della Zona Euro.

Il paese è inserito all’interno di un contesto economico stabile; la forma di stato e di governo basata su una monarchia ereditaria consente di fare investimenti e cogliere opportunità interessanti. Il Principato di Monaco, nonostante abbia una struttura tributaria semplice e benevola, non viene considerato un paradiso fiscale. Questo costituisce un enorme vantaggio per tutte quelle realtà economiche che vogliono utilizzare Monaco come base per gli investimenti. Lo stesso vale per le persone fisiche residenti.

Queste infatti godono di condizioni particolarmente favorevoli, che rendono la residenza vantaggiosa. Il principato vive una condizione economica florida, che consente di sviluppare ulteriormente il proprio business. È l’ideale per un imprenditore che voglia godere dei benefici di una burocrazia snella, di una ambiente ideale per gli affari e per il tempo libero, sviluppando conoscenze e relazioni sociali utili per il proprio business.

La persona fisica che risiede a Monte Carlo di nazionalità non francese, per la quale esiste la legge del paese di origine, non paga le imposte dirette sulla persona fisica (Impôt sur le revenu des personnes physiques). Naturalmente per ottenere questo beneficio è indispensabile la residenza nella cittadina monegasca.

I fattori per diventare residenti sono:

  • possedere un’immobile di proprietà e abitarci
  • esercitare una libera professione oppure lavorare come dipendente
  • essere titolare di un’attività di impresa
  • oppure dimostrare di poter vivere con i mezzi propri, disponendo di un conto aperto presso un istituto di credito di Monaco.

Oltre queste condizioni oggettive, le autorità monegasche si riservano il diritto motivato di rifiutare la richiesta di residenza.

Non si pagano imposte sul patrimonio, sulla proprietà e sulle plusvalenze.

La tassazione per le imprese

L’obiettivo del Principato è quello di incentivare l’avvio di attività commerciali, di servizi, soprattutto se legate al settore finanziario o a quello turistico. Per cui la tassazione delle imprese è agevolata, a patto che ricorrano determinate condizioni:

  • per non pagare l’imposizione diretta (alla stregua delle persone fisiche) l’attività commerciale deve realizzare il 75% del fatturato nell’ambito del Principato di Monaco
  • per le imprese che invece fatturano più del 25% al di fuori del Principato si applica – anche attraverso società di interposizione e trust fiduciari – un’aliquota fiscale pari al 33,33% denominata impôt sur les bénéfices
  • chi apre una nuova attività ha comunque dei benefici rilevanti dal punto di vista fiscale, dal momento che non subisce l’imposizione del 33,33% se non dopo il quinto anno di attività, pagando progressivamente un’imposta che cresce nel tempo fino ad arrivare, appunto, al 33,33% del 75% dei ricavi
  • inoltre, le società con sede nel Principato saranno tassate se vendono licenze di utilizzo di marchi, brevetti, processi produttivi o diritti d’autore.

Le tasse sulle attività finanziare

Il Principato di Monaco negli ultimi decenni ha modificato la propria politica economica, cercando di diversificare le fonti di entrata, che prima dipendevano quasi esclusivamente dal casinò e dal turismo. Il problema della sussistenza economica del Principato deriva dalla sua dimensione geografica e dalla mancanza di risorse interne. Per questo motivo, i servizi finanziari sono diventati un capitolo importante dell’economia di Monte Carlo. Motivo per cui diverse istituzioni finanziarie hanno aperto delle sedi per svolgere le loro attività.

Nel Principato, in particolare, il guadagno realizzato dalla vendita di partecipazione azionarie o altri strumenti finanziari, e i dividendi, non sono tassati. Le tasse immobiliari sono praticamente inesistenti. È prevista una imposta di registrazione sui contratti di affitto, pari all’un per cento dell’affitto di un anno, aggiungendo a questo le spese di
condominio.

Un capitolo a parte meritano le tasse di successione riguardanti i beni situati nel Principato:

  • 0% per i discendenti diretti (figli)
  • 8% per successioni tra fratelli e sorelle
  • 10% tra zii e nipoti
  • 13% tra parenti
  • 16% tra non parenti


Per ogni genere di trasferimento di beni vanno considerati i costi legali (bollo, atti pubblici,
trascrizioni, registrazioni etc.).

Trasferirsi a Monte Carlo e prendere la residenza

Come detto, è la residenza che porta i vantaggi fiscali, ma prenderla non è semplice. È indispensabile conoscere la normativa locale, nonché affidarsi a consulenti esperti che abbiano una sede in loco, al fine di portare a termine un iter burocratico complesso e dettagliato. Il Principato è diventato negli anni un paese trasparente, affidabile, che collabora con i paesi partner per scoprire residenze fittizie e intestazioni di comodo.

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